Ariston. Cartoline dalla riviera che resiste
Lo scorso ottobre, giusto in tempo per Lucca Comics&Games, Oblomov ha pubblicato il nuovo fumetto della coppia creativa De Santis/Colaone, Ariston. Il titolo fa riferimento ad un albergo della riviera adriatica (realmente esistente) attorno al quale gravitano le vite delle tre protagoniste: Renata, Bianca e Roberta.
Una lettura distratta della copertina potrebbe farci pensare ad un altro “Ariston”, il cinema-teatro più famoso d’Italia, che dagli anni Settanta è sede del Festival di Sanremo. E in un certo senso, questo romanzo corale ambientato nell’Italia del secondo dopoguerra, di musica italiana ne contiene molta, da Nilla Pizzi a Jula de Palma, a Mina a Patti Pravo.
Una colonna sonora tutta al femminile, con artiste scelte non per caso: tra le pieghe di questa commedia all’italiana si legge infatti un sincero omaggio alle donne italiane che non vollero mai conformarsi, a quelle che combatterono il nazifascismo, che finirono sulle pagine della cronaca nera per poi essere dimenticate, e infine a quelle che negli anni del miracolo economico sfidarono un sistema culturale basato sulla loro oppressione e discriminazione, aprendo la strada ad una più ampia lotta per l’autodeterminazione e la parità dei generi.
Come ha scritto Francesco Satta nella postfazione, i reali accadimenti raccontati in Ariston infatti “hanno lasciato il segno nel costume e nella morale del nostro Paese, in alcuni casi modificandoli indelebilmente”. Nell’elegante sceneggiatura di Luca De Santis e gli espressivi disegni di Sara Colaone questi guizzi di contemporaneità diventano accessibili a tutti i lettori, anche a quelli meno familiari con questo tipo di conversazione.
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